Un sasso inerte e inamovibile della musica italiana

Come sassi inerti e inamovibili

Ci sono meteore musicali che passano talmente veloci che sembrano non avere il tempo di lasciare il segno.
Alcune volte (vedi Mauro Repetto degli 883) tali fugaci apparizioni non ci riempiono l'animo di vuoti incolmabili, altre volte invece resta un profondo rammarico per non averle potute nemmeno sfiorare.
E' il caso- per lo meno lo è stato per me- di Giorgio Laneve, cantautore Milanese che nel 1970, con il brano che vi invito qua sotto ad ascoltare Amore dove sei, fa una timida ma lodevole apparizione nel panorama cantautorale italiano che in quel tempo vedeva cominciare a splendere le stelle di De André, Guccini, Venditti, De Gregori, etc...
La critica di settore definisce le due canzoni del sue secondo 45 giri (La leggenda del mare d'argento/Riapri gli occhi, poi)  "due autentiche poesie musicate e interpretate con grazia e professionismo".
Lo stile è vicino ai contemporanei francesi  Brassens e Brel, tanto cari allo stesso De André, e la chitarra semplice risalta la cadenza e la musicalità già insita nel testo.
Vi lascio il testo e l'invito ad ascoltare su Yuotube (vedi link sotto) questo meraviglioso gioiello di stile ed eleganza.

Amore dove sei (Ascolta su Youtube)

Come i sassi noi siamo
come i sassi inerti e inamovibili,
anche se il nostro orgoglio 
ci spinge sciolti e liberi padroni di noi.
Amore dove sei? 
Amore dove sei?
A che serve il pensiero di cui tanto vado fiero 
se non ti puo' raggiungere ovunque tu sia,
se non ti puo' legare all'anima mia.
Amore dove sei?
Amore dove sei?
Tra i pianeti e le stelle
volano le caravelle dell'infinito
a che servono se io resto qui
senza poterti vedere
senza poterti sentire
Come un sasso
come un sasso spezzato
come un ramo troncato
che non sarà più integro
ma sempre cercherà
la sua metà
Ampre dove sei?
Amore dove sei?
Vorrei poter tornare un nulla
nel tempo dei tempi, un atomo 
solo tra gli atomi
di quella energia cui tutto tende
vita dell'anima mia!


Commenti

  1. Ho amato alla follia questo delicatissimo brano.
    Dopo quasi mezzo secolo lo trovo ancora bello e struggente

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  2. Mi sembra strano che la canzone sia stata composta nel 1970.
    Io la cantai in un " CONCORSO" da oratorio prima del '69 e arrivai quinto su 5
    concorrenti...

    RispondiElimina
  3. Ero una bambina quando la sentii e mi folgorò ho sempre rimpianto di non aver conosciuto meglio questo cantautore

    RispondiElimina

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