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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Tetragon: il mini paroliere (nuovo gioco)

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Il mini paroliere Cari Tetragonisti di tutta Italia, dopo l'introduzione di un nuovo gioco con i numeri (il numeriere) voglio condividere con voi l'idea di un nuovo gioco con le lettere di una cara amica da Milano. Il gioco non presenta differenze tra la versione della sfida semplice e quella della sfida multipla. Vi illustro velocemente le regole. Il giocatore sfidante (o chi vi pare) lancia tre volte i due dadi delle lettere, estraendo in tutto, 3 vocali e 3 consonanti (la O/U A/U contano come U in questo caso). Nel tempo di 2 minuti (o un minuto se siete sbrigativi) dovete trovare il maggior numero di parole con quelle sei lettere (ogni lettera estratta va usata soltanto una volta). Ogni parola trovata di tre lettere vale 1 punto, di quattro lettere 2 punti, di cinque lettere 3 punti e di sei lettere 5 punti. Vince chi alla fine del turno, sommando tutti i punti delle parole trovate, ha ottenuto un punteggio più alto. Facciamo un esempio. Supponiamo la sfida sia tra il gioca

Tetragon: il numeriere (nuovo gioco)

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  Il numeriere Tra le varie proposte che mi sono arrivate in questo primo mese di Tetragon, voglio condividere con voi il numeriere , un gioco che - come suggerisce il nome- rientra nella categoria di quelli riguardanti i numeri. Come funziona?  Si estraggono 4 numeri con i normali dadi D6 (i dadi numerici a sei facce) e ogni giocatore li riporta sul proprio foglio.  Si tira una volta il dado D20 numerico e il punteggio ottenuto si divide per 2, approssimando per eccesso (se esce 13, 13:2=6,5, si prende 7).  Quello è il bersaglio della partita. Nel tempo di gioco (1 minuto) ogni giocatore deve riuscire a ottenere con almeno due numeri (dei quattro estratti a inizio gioco) il numero bersaglio e scrive tutte le combinazioni sul foglio. Ogni giocatore prende: 1 punto se ha ottenuto il bersaglio utilizzando 2 dadi, 2 punti se ha ottenuto il bersaglio utilizzando 3 dadi e 4 punti se ha ottenuto il bersaglio utilizzando tutti e 4 i dadi. Ovviamente due combinazioni che differiscono solo per

Un altro bridge è possibile: il compagno comprensivo

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  Un altro bridge è possibile: il compagno comprensivo   Come in tutti i tornei, anche su Real Bridge può capitare che uno scivolone possa destabilizzare una coppia non collaudata, soprattutto dopo che a fine mano, vedendo tutte le carte capiamo quanto poco avevamo capito della situazione. I grandi giocatori si fanno scorrere addosso queste piccole incomprensioni e sanno guardare avanti, al resto della competizione, con quella fiducia e quell'ottimismo che un giocatore impulsivo e superficiale nemmeno può immaginare. Ed è proprio questa la forza delle grandi coppie. Per questo motivo voglio raccontarvi un altro episodio del campionato di eccellenza di 4 anni fa (lo so che sembro un interista che ricorda ancora con affetto e nostalgia l'anno del triplete) nel quale si evince tutta la grandezza del mio prode compagno, che va ben oltre il mero aspetto tecnico.  Eravamo nel pieno della seconda sessione, ancora storditi dai vari slam che avevamo subito impotenti, quando tiro fuori l

Così Francesco racconta i suoi dinosauri

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 Da Bari a Dublino: così Francesco racconta i suoi dinosauri Per il secondo anno consecutivo il CPIA1 di Siena ha invitato a tenere una lezione ai ragazzi del biennio serale Francesco Barberini, il piccolo ornitologo di 13 anni al suo quinto libro pubblicato ("Che fine hanno fatto i dinosauri?" Edito da Salani). La DS della scuola, Daniela Mayer, ha dato l’autorizzazione a estendere la partecipazione alla videoconferenza a tutte le persone interessate, mostrando come la condivisione delle buone pratiche e la diffusione di iniziative di carattere culturale si possa ottenere anche senza badare troppo all’aspetto formale o burocratico. E’ successo così che Francesco, con il suo intervento, ha attirato l’attenzione di più di 60 persone, una platea eterogenea per provenienza, titoli di studio e professioni. I partecipanti spaziavano dalla Puglia fino all’ Irlanda e al Regno Unito, da bambini di circa 10 anni visibilmente emozionati fino a docenti universitari per una volta dall’al

Un altro bridge è possibile: il quarto colore

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 Un altro bridge è possibile: il quarto colore Tra i vari aspetti gradevoli di giocare su Real Bridge è che ce ne sono praticamente ogni giorno (e anche più di uno al giorno) ed è quindi più facile trovare il tempo per farne uno con un allievo. E questa mi sembra un’ottima cosa. O almeno così pensavo prima di martedì scorso quando non volendo soffrire davanti al televisore a vedere la probabile disfatta in coppa Italia della Juve contro la corazzata di Conte, ho deciso di distrarmi in altro modo.  Così decido di giocare con questa allieva il torneino piccolo ma ben curato dell’associazione di Siena: un Howell di 5-6 tavoli, con una normale preponderanza di simpatiche coppie locali e qualche gradito ospite dalla Sicilia e dalla vicina Firenze.  Il torneo, con i fisiologici alti e bassi, scorre bene. L’allieva, a parte qualche inevitabile incertezza, è ligia al sistema e mette in pratica pedissequamente ogni singola regola che ha recepito nei corsi on line (si è avvicinata al bridge con

Un altro bridge è possibile: Nightmare e Postalmarket

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 Un altro bridge è possibile: Nightmare e Postalmarket Il bello dei tornei su Real Bridge è, come ho già detto più volte, la possibilità di giocare con persone lontane, amici che solitamente si incontravano soltanto ai campionati di Salsomaggiore e che adesso abbiamo invece a portata di clic. Un piacevole inconveniente legato al sedersi a un tavolo con persone con cui non si gioca abitualmente è quello di non avere un grande affiatamento di coppia, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto licitativo. E allora, 5 minuti prima del torneo, velocemente scioriniamo all'altro tutte le cose principali che ci vengono in mente: come fai la richiesta di Donna d’atout, sulla Ghestem interferita cosa liciti con l’appoggio secondo di Re nel tuo palo, ma se aprono un SA debole cosa è il 2SA del quarto di mano?… e altre 100 menate simili, per poi accorgersi, appena ci vengono servite le prime carte, che ci siamo dimenticati a chiedere se giochiamo quinta nobile o fiori forte, se 1SA lo giochiamo