In carcere a parlare di Europa

 In carcere a parlare di Europa


Oggi, martedì 2 maggio, c'è stato un nuovo incontro all'interno della Casa Circondariale di Santo Spirito. Per il progetto "Gli esperti in carcere" del CPIA1 di Siena, è stata invitata a parlare di Unione Europea la dott.ssa Federica di Sarcina, già ospite della nostra struttura lo scorso anno scolastico. L'incontro, durato poco meno di 2 ore, ha visto coinvolta una variegata platea di 15 persone tra docenti (del CPIA e del Caselli) e studenti (da alcuni dell'alfabetizzazione fino all'unico studente universitario attualmente ospite della struttura). L'intervento ha ripercorso le varie tappe che hanno portato all'attuale Unione Europea:  dalle origini, nel secondo dopoguerra, quando è stata fondata nel 1951 col Trattato di Parigi la CECA (la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio), poi diventata 6 anni più tardi CEE (Comunità Economica Europea); i vari e graduali allargamenti nel corso degli anni, fino ad arrivare alla formazione attuale di 27 stati (28 fino al 2022, con la Brexit). 



Ma parlare di Unione Europea è soprattutto parlare dei rapporti tra gli organi decisionali centrali e i vari stati membri, tra le leggi europee (come quella del 2017 che azzera le spese di roaming all'interno dall'UE o quella dell'abolizione delle plastiche monouso) e le leggi nazionali. Allora ecco che, soprattutto per quanto riguarda la questione fiscale (sempre la più spinosa e delicata), si accende nell'aula un interessante dibattito. Studenti e docenti fanno osservazioni e domande molto pertinenti a cui la dott.ssa Di Sarcina risponde con completezza e precisione, condividendo i dubbi e le perplessità che politiche di così ampio respiro e che coinvolgono una grande eterogeneità di stati (ognuno dei quali con una sua storia, una sua tradizione e soprattutto una sua politica economia e sociale) si portano inevitabilmente appresso. 

L'incontro è stato assolutamente un bellissimo momento di formazione tanto per gli studenti coinvolti quanto per i docenti che vi hanno preso parte. D'altronde si sta avvicinando l'appuntamento dell'Europa con i suoi cittadini. Nella primavera del 2024 sono previste le elezioni europee per scegliere i membri dell'unica istituzione Ue eletta direttamente dal popolo, il Parlamento europeo. Gli elettori dei 27 Stati membri, selezionando i propri 705 rappresentanti, potranno dire la loro sul futuro dell'Unione. In Parlamento europeo si giocano infatti molte partite chiave per la politica di Bruxelles: dal voto in plenaria sulla presidenza della Commissione al passaggio in Aula dei singoli testi legislativi prima che vengano concordati con i colegilsatori del Consiglio Ue (dove sono rappresentati i governi nazionali). E visto che dalle politiche europee dipende in larga parte il nostro futuro, dobbiamo arrivarci preparati! Ringrazio personalmente la dott.ssa Di Sarcina per questa occasione di crescita e di responsabilizzazione che ormai ogni anno ci offre.

 

 





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