La Milano della nostalgia

Roberto a San Siro

Per quanto riguarda la musica, un periodo che, anagraficamente, non ho vissuto ma rimpiango tantissimo di non averlo fatto, è la prima metà degli anni '70. In ambito internazionale erano gli anni migliori dei Pink Floyd (The dark side of the moon e Wish you were here), dei Led Zeppelin, degli ultimi Doors e tanti tantissimi altri... Anche in italia in quel periodo c'era un discreto movimento e il rock progressivo ne è una delle manifestazioni più originali e riuscite: il Banco del Mutuo Soccorso scrive tra il '70 e il '75 i suo quattro album più belli, la Premiata Forneria Marconi in Storia di un minuto sforna la sua più celebre canzone, Il Rovescio della Medaglia con Contaminazione unisce le nuove sonorità del progressive alle fughe di Bach, etc... E' davvero un momento d'oro per la musica italiana e internazionale.
In questo contesto, in questa Italia c'è un gruppo di cantautori già affermati che ai virtuosismi musicali preferisce quelli della parola, della poesia e dei versi. E' l'Italia della Locomotiva di Guccini e della sua favola post-nucleare de Il vecchio e il bambino; della Roma Capoccia de Venditti, di Alice, Niente da capire e Rimmel di De Gregori, della Canzone dell'amore perduto di De André. Ma è anche l'Italia di Claudio Lolli, Lucio Dalla, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci e tantissimi altri.
Tra questi tantissimi altri c'è Roberto Vecchioni che nel 1971 pubblica Parabola, album che contiene un manifesto della Milano di quegli anni: Luci a San Siro.


La canzone parla di un suo amore giovanile, quello per la sua vicina di casa Adriana, delle loro gite a San Siro con la seicento regalatagli dal padre nel 1962. Ma non è solo una canzone di amore nostalgico o amorevole nostalgia verso una Milano o una donna che non c'è più, la canzone (soprattutto nella versione originale che riporto a seguito) è una feroce critica ai produttori musicali del tempo ("Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni, che più ne scrivi più sei bravo e fai i dane', tanto che importa a chi l'ascolta se lei c'è stata non c'è stata o lei chi è, fatti pagare, fatti valere, più abbassi il capo e più ti dicono di si, ..."). Quasi 5 anni dopo l'amico Guccini (a cui dedicherà Canzone per Francesco) riaffronterà il tema nella sua celebre Avvelenata.
La prima versione della canzone era pressappoco questa: 

Luci a San Siro

Hanno ragione, sono un coglione
Mi han detto:"E' vecchio tutto quello che lei fa,  
Parli d'incesto, di coiti anali
Di questo han voglia se non l'ha capito già"
E che gli dico:"Guardi non posso,
Io quando ho amato
Ho amato dentro gli occhi suoi,
Magari anche fra le sue gambe
Ma ho sempre pianto per la sua felicità"
Luci a San Siro di quella sera
Che c'è di strano siamo stati tutti là,
Ricordi il gioco dentro la nebbia?
Tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là.
Ma stai barando, tu stai gridando,
Così non vale, è troppo facile così
Trovarti amarti giocare il tempo
Sull'erba morta con il freddo che fa qui

Ma il tempo emigra mi han messo in mezzo
Non son capace più di dire un solo no
Ti vedo e a volte ti vorrei dire
Ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
Fa la mia vita, fa la tua vita
Tanto doveva prima o poi finire lì
Ridevi e forse avevi un fiore
Ti ho capita, non mi hai capito mai

Scrivi vecchioni, scrivi canzoni
Che più ne scrivi più sei bravo e fai danè
Tanto che importa a chi le ascolta
Se lei c'è stata o non c'è stata e lei chi è?
Fatti pagare, fatti valere
Più lecchi il culo e più ti dicono di si
E se hai la lingua sporca che importa
Chiudi la bocca e nessuno lo saprà

Milano mia portami via, fa tanto freddo,
Ho schifo e non ne posso più,
Facciamo un cambio prenditi pure
Quel po' di soldi quel po' di celebrità
Ma dammi indietro la mia seicento,
I miei vent'anni e una ragazza che tu sai
Milano scusa stavo scherzando,
Luci a San Siro non ne accenderanno più.

Questa invece la versione censurata con gli accordi (presi da www.accordiespartiti.it)

Luci a San Siro (Ascolta il brano su youtube)

          DO     DO5+      DO6   DO5+       DO                        RE-
Luci a San Siro, di quella sera, che c'è di strano, siamo stati tutti là
           RE-7             SOL            SOL4               SOL7     DO
ricordi il gioco, dentro la nebbia tu ti nascondi e se ti trovo ti amo là
                            DO7+            DO7                    FA
ma stai barando, tu stai gridando, così non vale è troppo facile così,
            FA-               DO
trovarti e amarti, giocare il tempo,
LA-       RE-           SOL7           DO
sull'erba morta e con il freddo che fa qui.
LA4   LA7    RE     RE6            RE7+
Ma il tempo emigra, m'han messo in mezzo,
RE6       RE                       MI-
non son capace più di dire un solo no
            MI-7              LA            MI-7           LA7           RE
ti vedo e a volte, ti vorrei dire ma questa gente intorno a noi che cosa fa?
                          RE7+          RE7                     SOL
Fa la mia vita, fa la tua vita, tanto doveva prima o poi finire lì
         SOL-7           RE                 MI-7        LA7         RE
ridevi e forse, avevi un fiore, non ti ho capita, non mi hai capito mai.
SI4 SI7    MI   MI6         MI7+ MI6        MI                MI6       FA#-7
Scrivi Vecchioni, scrivi canzoni che più ne scrivi e più sei bravo e fai danè
                             SI7                FA#-7
tanto che importa, a chi le ascolta, se lei c'è stata
          SI7             MI
o non c'è stata e lei chi è?
                      MI7+                              MI7         LA
Fatti pagare, fatti valere, più abbassi il capo e più ti dicono di sì
            LA-7                MI             FA#-7           SI7   MI   DO
e se hai le mani sporche, che importa, tienile chiuse, nessuno lo saprà.
       FA6          FA7+ FA6      FA              FA6          SOL-7
Milano mia, portami via, fa tanto freddo, schifo, non ne posso più
                             DO7               SOL-7      DO7            FA-7
facciamo un cambio, prenditi pure, quel po' di soldi quel po' di celebrità
                 FA6          FA7+  FA6
ma dammi indietro, la mia "Seicento",
          FA              FA7          SIb
i miei vent'anni e una ragazza che tu sai
       SIb-7             FA                SOL-7              DO7    FA
Milano scusa, stavo scherzando, luci a San Siro non ne accenderanno più.

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