Un altro bridge è possibile: Saranno famosi?

 Saranno famosi?

 

Il torneo su Real Bridge è ormai diventata una bella consuetudine che varrebbe la pena mantenere, a piccole dosi, anche quando le condizioni permetteranno finalmente di tornare a giocare dal vivo e con costanza. Si vedono amici lontani e si incontrano giocatori simpatici da ogni parte d’Italia. E in ogni caso ci si diverte, ci si conosce e si torna a casa con qualche aneddoto da raccontare. Ci si conosce… certo, ma può accadere che la fama ti preceda al tavolo ed ecco allora che vi racconto cosa è successo nel torneo di Real Bridge organizzato da Siena-Firenza martedì scorso.

Sarà stato circa il quarto, quinto turno e per me e la mia prode compagna Zaira il torneo, stranamente, si era subito incanalato nella direzione giusta. Quand'ecco che al tavolo si presentano due signore simpaticissime che appena ci vedono si aprono a un’espressione mista di meraviglia e orgoglio, come avessero visto la madonna di Fatima o il The best of delle previsioni del tempo per il giorno dopo. E subito, salutandoci, ci apostrofano così: “Toh guarda chi abbiamo al tavolo! I due giocatori più famosi di Real Bridge”. E la cosa, ovviamente, da una parte ci lusinga e dall’altra ci stupisce. Probabilmente ci stanno confondendo con altri. Poco male! Ma subito dopo i complimenti vanno così sullo specifico da dipanarci ogni dubbio. Sanno veramente chi siamo. Stanno parlando proprio di noi. Infatti la signora si appresta ad aggiungere, rivolgendosi alla mia compagna: “Questa ragazzetta è quella che vince sempre i tornei…” e in effetti, per ragioni da ricercare più nella cabala che nella tecnica bridgistica, Zaira aveva vinto entrambi i tornei della settimana prima (quello di martedì con me e quello del sabato con Yvan).

Poi mi comincia a fissare dicendo: “E tu sei quello…” interrompendosi sul più bello. Al che comincio a pensare per quale, delle mille ragioni assolutamente condivisibili, la signora potrebbe conoscermi e avere una così bella reputazione della mia persona. Magari mi conosce come un fortissimo giocatore di bridge (le signore di una certa età tendono un pochino a ingigantire i meriti)… ma probabilmente non sarà quello il motivo. Ce ne sarebbero in questo senso di giocatori molto più famosi di me anche solo nello stesso torneo che stavamo facendo in quel momento. Allora magari mi conosce per il bellissimo libro di matematica, secondo classificato al Premio Asimov 2020… per quanto ne so, potrebbe essere un’insegnante di matematica in pensione, e tra insegnanti di matematica ci si conosce un po’ tutti. Oppure ai suoi occhi sono famoso perché ha letto i miei meravigliosi articoli su Bridge d’Italia, non sarebbe la prima a farmi i complimenti a riguardo. Questo lo metto tra i "forse". O magari ha visto la puntata dedicata al Bridge della mia mini-serie web Scienza se & Scienza ma, di cui vado molto orgoglioso. Quella puntata tra social e whatsapp in effetti ha girato parecchio. Oppure vuoi vedere che ha saputo del bellissimo gioco da tavolo “Tetragon” che avevo pubblicato per le vacanze di Natale? Mmmm questa la vedo poco probabile. Comunque, vista l’esitazione imbarazzata della signora, provo a chiedere ulteriori chiarimenti sul motivo della mia (comunque più che meritata) fama. La signora, quasi si fosse dimenticata della frase in sospeso, mi guarda, sorride… e finalmente svela l’arcano: “Lei è quello famoso per la faccetta sagomata che gira su Whatsapp…!”

 



 

E in una chat, a questo punto della conversazione l’avrei anche messa!

Zaira famosa perché vince tutti i tornei… ed io… ed io... che amarezza!

Prima di chiudere però vorrei approfittare per segnalare ai massimi esperti di regolamento bridgistico l’introduzione di un altro comportamento assolutamente da segnalare e punire severamente a un tavolo da gioco.

Se ormai sulle INA (Informazioni Non Autorizzate) sono stati spesi fiumi di parole e di articoli, il regolamento, per anni, è stato colpevolmente omertoso sulle GOP (Gufate a Opera di Professionisti). Infatti, la simpaticissima signora al tavolo, dopo i già discussi complimenti, aveva esclamato, quasi rassegnata, che con noi non sarebbe stato possibile prendere una mano minimamente positiva. Ecco: non solo con loro si è segnato un poco rassicurante 3%. Ma nei due tavoli successivi le cose non sono migliorate (5% e 13%). E questa è stata davvero la goccia che ha fatto traboccare il vaso! 

Infatti Wharol diceva che nel futuro ognuno sarà famoso nel mondo per 15 minuti (e io mi sono giocato il mio momento di notorietà a quanto pare con uno sticker), quindi il problema della fama è passeggero e labile… ma una sistematina al regolamento- sezione GOP- credo che vada data al più presto. Perché un altro bridge è possibile… e forse più urgente di quanto al momento pensiamo.

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