Sogno di una mattina di pieno Inverno

Sogno di una mattina di pieno Inverno


Ancora una volta il piccolo teatro del carcere di Santo Spirito ha alzato il suo sipario per accogliere cinque artisti di primo ordine che hanno deciso di condividere un po’ del loro tempo con gli ospiti della struttura. Ad accettare di buon grado l’invito sono stati alcuni attori dello spettacolo in programma in questo fine settimana al teatro dei Rinnovati, Sogno di una notte di mezza Estate,liberamente (ma non troppo- come hanno tenuto a sottolineare i protagonisti) tratto da una commedia di William Shakespeare per la regia di Massimiliano Bruno. 
Hanno partecipato all’incontro Stefano Fresi (che nonostante il successo della trilogia Smetto quando voglioentrava in un carcere per la prima volta), Daniele Coscarella, Giuseppe “Zep” Ragone, Antonio Gargiulo e Tiziano Scrocca.
Il piccolo teatro era pieno. Dalla prima all’ultima fila. Gli attori hanno mostrato subito una grande empatia con il pubblico un po’ particolare che era lì per conoscerli. E’ stato amore a prima vista. Hanno parlato del loro spettacolo, di piccoli aneddoti che succedono dietro le quinte e sulla scena, del loro essere amici anche lontano dal palcoscenico. Gli attori hanno poi mostrato un piccolo estratto dello spettacolo tra le risate sguaiate e gli applausi di cuore di un pubblico divertito e partecipe. 


Ma il teatro, che per gli attori professionisti oltre che una passione è un mestiere, all’interno della Casa Circondariale diventa un momento cruciale di crescita per i detenuti che accettano questa sfida. Il ruolo del teatro varia in base alla società e al contesto in cui si trova a nascere e, insieme all’arte e alla cultura, è un’ancora di salvezza per molti dei ragazzi che si trovano qui. Così è avvenuto uno scambio di ruoli: alcuni detenuti-attori, seguiti da molti anni dal regista Altero Borghi, si sono esibiti davanti agli ospiti, mostrando piccoli estratti dello spettacolo in allestimento. Fresi e compagni non sono stati a giudicare la performancedei detenuti molto emozionati. Si sono messi tra il pubblico (assolutamente a loro agio) e hanno seguito, sorridendo e applaudendo, questo respiro di teatro, tanto amatoriale quanto autentico. Lo scambio culturale è terminato come meglio non poteva, con Wish you were here suonata da un detenuto e cantata da tutto il teatro, attori compresi. E’ stato un momento molto emozionante. Purtroppo il carcere ha dei tempi che non ammettono eccezioni, nemmeno alle emozioni più belle e più vere. Dopo un’ora abbondante è calato il sipario anche su questo incontro che i detenuti, indubbiamente, ricorderanno per molto tempo. E non solo loro. “Questo incontro ci ha dato non meno di quello che ci ha tolto”. Con queste parole, dette con molta naturalezza, Stefano Fresi ha risposto ai ringraziamenti del direttore della struttura. E’ stata una bella giornata per tutti, anche per qualche detenuto che forse era venuto solamente con la speranza di vedere Violante Placido.  

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